SEI UN GENITORE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS SE….

by Arianna Arace

 

C’eravamo salutati venerdì 21 febbraio.

La scuola chiudeva i battenti per le consuete feste carnevalesche… e si sa che “a Carnevale ogni scherzo vale”.

Tra emoticons e battutine, noi genitori cominciammo ad accogliere le prime notizie sull’emergenza Coronavirus… niente in confronto al dover tenere per qualche giorno i nostri piccoli “mostriciattoli” di casa.

 

23 febbraio: “Emergenza Coronavirus, chiuse per una settimana tutte le scuole del Piemonte di ogni ordine e grado” (La Stampa)

 

I nonni tutto sommato erano ancora una grande risorsa per quanti costretti dal lavoro a restare fuori casa.

E in fondo i giorni di cautela erano davvero pochi…

Durante la chiusura, il personale scolastico avrebbe sanificato le aule e i vari ambienti… e mercoledì 3 marzo sarebbero tornati anche gli studenti.

Mai avremmo immaginato di diventare genitori, figli, nonni, scuole… un intero mondo “al tempo del Covid-19”.

La realtà, come poche volte, ha superato ogni fantasia lasciandoci increduli su quanto avveniva sotto ai nostri occhi. Impotenti.

La scuola ha cambiato volto, è entrata a casa nostra con tutti i mezzi a sua disposizione… la chiamano ‘scuola a distanza’…. una distanza sì, incolmabile. Un vuoto impossibile da riempire anche a suon di videolezioni e messaggi vocali, compiti e schede da caricare e scaricare.

Poco importa se per noi genitori è iniziato un periodo di vita al limite della follia…  anche solo il pensare ci costa fatica.

Ci riscopriamo ogni giorno con un pozzo infinito di risorse che ci aiutano con coraggio ad andare avanti per sostenere, nutrire, insegnare, lavorare…

La vita delle famiglie al tempo del Coronavirus viaggia sul fil di lama di un rasoio, basta poco per creare cortocircuiti e l’intera giornata ci piomba col tutto il suo peso addosso.

Cadiamo, ci rialziamo, una spolveratina ai vestiti e siamo come nuovi, pronti a ripartire per i nostri meravigliosi figli.

 

SEI UN GENITORE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS SE:

 

  • Presi da una quasi euforica energia positiva, ci siamo fatti travolgere nella prima settimana dal new mantra di quest’epoca “ANDRA’ TUTTO BENE”: <<Bambiniiiiiii!…dipingiamo arcobaleni>> e giù a  tappezzare balconi, terrazzi e finestre di striscioni e lenzuola colorate ad arte.

Parola più cercata su Google: colori arcobaleno… annamo bene… proprio bbene!

 

 

  • <<Amore la maestra ha mandato dei compiti>>… chat di classe traboccanti di foto con bimbi sorridenti che fanno scuola a casa .. che dolci quando lavorano!!

Dopo qualche giorno….. << Ma dove vaiiiiii??!! Vieniiii qua! Devi stare seduto, dove hai messo l’astuccio?…e il quaderno? E no eh! Ti porto a scuola e ti riprendo a pandemia finita!>>

 

 

  • Aspetta aspetta… famme un po’ pensà: << Tesoruccioo di mamma! Ecco qua lo swiffer, è come una bacchetta magica… se raccogli tutta la polverina sui mobili, fa magie e la casa brillerà!

E in tanto la situazione giochi cominciava già a sfuggirci di mano…

 

 

  • …. hai dei bambini piccoli ma non pensare di cavartela con poco! Dovrai pure intrattenerli: santo Pinterest e santo chi l’ha inventato. Sfregandoti le mani, dopo aver sfoderato tutte le tue reminiscenze artistiche, pensi di aver risolto la faccenda. Già…

Qualche minuto di sudata tranquillità, puntualmente infranta da quella frasetta sconsolata che ti dice: <<Mi sto ANNOIANDO>> e tu senti di aver già esaurito tutte le energie.

 

  • Avete trasformato balconi e terrazzi, anche microscopici, negli angolini più glamour delle vostre case dove consumare merendine e aperitivi… che Milano scansate proprio!

Ma guarda che bella la vita… ci vuole così poco per stare bene e prendere una boccata d’aria… mentre con sguardo rassegnato seguite i vostri figli arrampicarsi sui mobili e simulare voli dal divano neanche fossero Alvinnn!!! e i Chipmunks.

 

  • ….hai creduto di essere piombato nel bel mezzo di un villaggio turistico. Ai tempi del Coronavirus non puoi affacciarti alla finestra se non hai una performance da tirare fuori dal cassetto.. L’applauso ai medici, e le candeline alle finestre, e cantiamo tutti alle 18 l’Inno d’Italia, e se non è “Azzurro” “Il cielo è sempre più blu”… però anche lo Yoga alle 9 non è male.

Bah… sarà… che a me viè da piagne tutti i giorni e un certo raccoglimento sembra mi calzi più a pennello!

 

  • <<Oooooh bambini riscopriamo il sapore delle cose fatte in casa come una volta….>> TUTTI PAZZI PER IL LIEVITO, il nuovo must- have ai tempi del Covid-19. Ci voleva una pandemia per scoprirci tutti panettieri, pizzaioli, pasticceri, mastri pastai?!

Social media invasi da baguette, bomboloni, torte e pizze come se non ci fosse un domani… una cosa è certa, prima o poi ne usciremo, lievitati (solo noi) ma ne usciremo!  

 

  • Parola più cercata su Google, dopo lievito madre, è “dietologo

 

E intanto i giorni trascorrono, a volte veloci e altri inesorabilmente lenti… abbiamo già sfornato di tutto. …

Ma certo! E’ iniziata la Primavera! Si rinasce….

 

  • << Bambiniiiii facciamo l’orto!>>…. Con la bustina in una mano e il tutorial dall’altra, centinaia di piccoli semi trovano dimora alla bell’e meglio nei nostri piccoli vasetti di casa (per i più fortunati… veri quadrotti di terreno). Ai tempi del Coronavirus….. vuoi non avere anche il pollice verde?

Osserviamo quei vasi come se da un secondo all’altro le nostre piantine si trasformassero in lussureggianti piantagioni metropolitane, in trepida attesa di mostrare al mondo intero ceste colme di pomodori, ravanelli, zucchine, carote. Una scelta comunque green, non si discute!   

 

Intanto la scuola a distanza si trasforma in “scuola a oltranza”… invasi da schede, pagine da studiare, videolezioni e via crescendo…

 

  • Vogliamo parlare delle chat di classe? Se ti perdi anche mezzo secondo, lasciatemelo dire: sei fottuto!! Serate a sfrondare migliaia di messaggi per recuperare l’unica cosa che stai cercando con disperazione: i compiti della maestra. A ogni problema, la sua soluzione: è così che nascono le chat delle chat, delle chat, delle chat….

Gestire una chat di classe ai tempi del Coronavirus è the new skill da sfoderare a un colloquio di lavoro, sapevatelo!

 

  • Avevi qualche dubbio che il tuo lavoro tutto sommato ti provocasse fastidiosi “disordini intestinali”? Beh adesso non ti puoi lamentare, hai trovato il posto giusto: il bagno sarà eletto come ambient dell’anno per lo smart working.

Chiuso il mondo là fuori, ergo chiusi i tuoi figli là fuori, le tue telefonate di lavoro non assomiglieranno più a rocambolesche corse da una stanza all’altra per disseminare i piccoli avventori.

 

  • Chi pronuncerà ancora “Zoom” senza pensare a quelle simpatiche videoconferenze capaci di mandarti in tilt dopo un secondo?! Zoom oltre a dissimulare realtà casalinghe esplose con sfondi di pregio e paesaggi, ha riempito la nostra agenda da quarantena. E non vuoi farti una zoomata con nonni, zii e cuginetti? E tutti i compagni di scuola e la maestra? E gli amici di mamma e papà?

Se pensavi di farti gli affari tuoi ai tempi del Coronavirus, rilassati… ogni giorno quando ti alzi, sai che ci saranno un codice e una password ad aspettarti.

 

  • Ma Zoom è molto di più…. Ai tempi della iperconnettività, è la location ideale per festeggiare compleanni, anniversari e dayparty per tutti i gusti….

Ancora mi sfugge una cosa: ma per parlare e capire qualcosa su Zoom, ci vuole un talento?…. così, chiedo per un’amica!

 

Pensavamo che sarebbe andato tutto bene e in fretta, abbiamo pianto lacrime silenziose, abbiamo ricostruito il nostro nuovo menage familiare che giornalmente, come giocolieri, teniamo in equilibrio.

Abbiamo riscoperto tante passioni nuove, abbiamo imparato a rallentare

Ve lo ricordate quando ci lamentavamo di una vita troppo frenetica tra lavoro, scuola, attività sportive…. Avevamo voglia di tranquillità.

 

Bene… il Coronavirus ci ha dato:

– Due opzioni di vestiti: togli il pigiama, metti la tuta; togli la tuta, metti il pigiama.

– Le scuse giuste per quando non avevamo voglia di uscire: ora devi avere una giusta scusa, se no #restiamoacasa

– La gioia incontenibile di portare il cane a passeggio o buttare la spazzatura.

– Il “via” per ribaltare case e cacciare anni di shopping compulsivo

– Tante fantomatiche braccia da far invidia alla Dea Kalì

– Meno sensi di colpa con i panni lavati da due giorni nella lavatrice e le patatine e noccioline per cena.

 

Potremmo continuare all’infinito… sono sicura che ognuno di noi avrebbe un pezzetto da aggiungere a questo lungo elenco di un nuovo modo di vivere e vedere le cose…

 

Il mio applauso personale e speciale va a tutti i genitori e ai figli che con fiducia ogni giorno, tra molte restrizioni e limiti, si adattano e resistono.

 

…ma la prossima volta che speriamo in qualcosa, magari coordiniamoci meglio… un bel viaggio intorno al mondo nooo?!!!

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