“PERCHE’ ALLATTO?”…te lo spiego all’Universita’!

by Arianna Arace

Noi non veniamo dalle stelle o dai fiori, ma dal latte materno.

Siamo sopravvissuti per l’umana compassione e per le cure di nostra madre.

Questa e’ la nostra principale natura. (William Shakespeare)

Ho voluto aprire questa testimonianza con una citazione che credo sia una delle piu’ splendide definizioni sull’allattamento materno.

Alcuni anni fa, nel maggio del 2016, vissi una singolare esperienza: mi fu chiesto di tenere una “lezione sull’allattamento” in una gremita aula universitaria del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco” – Universita’ di Milano.

Qualcuno sicuramente si stara’ domandando: ‘A quale titolo?’ …. Bhe naturalmente di MAMMA!!

La mia ginecologa e amica Dott.ssa Paola Pileri teneva in quel periodo un importante seminario sull’allattamento al seno e la sua idea fu quella di portare agli studenti universitari, una testimonianza viva e positiva di cosa significhi allattare. Aldila’ degli aspetti puramente anatomici e scientifici.

Molto spesso quando si parla di allattamento, sono molte le idee confuse, le opinioni, i consigli piu’ disparati dilaganti nella nostra societa’, che sembra in parte aver perso il senso di un gesto assolutamente naturale per la mamma e il suo bambino.

L’avvio di un buon allattamento e’ sempre connesso anche al contesto sociale in cui la donna vive.

Se una donna e’ supportata dalle corrette informazioni e dal sostegno giusto di operatori sanitari e famigliari, anche le prime difficolta’ a cui si puo’ andare incontro nei primissimi tempi posso essere superate e regalare  alla fine una splendida esperienza di vita.

Ma molto spesso tutto questo si perde perche’ purtroppo anche nel contesto sanitario corre una cospiscua disinformazione, o informazioni cristallizzate su “saperi” ormai superati da tutte le evidenze scientifiche emerse sul latte materno.

Sensibilizzare dunque chi puo’ fare molto per sostenere la mamma e il bimbo, questa e’ stata la mia testimonianza.

In ogni caso e sempre, allattare al seno e’ la migliore scelta che una mamma dovrebbe avere la possibilita’ di fare.

In ogni caso e sempre, ogni scelta di una mamma va compresa e sostenuta, anche per chi decide che questa non e’ la sua via.

Nelle scelte di una mamma si mescolano cosi’ tanti aspetti della sua vita, psicologici, fisici, sociali, culturali e famigliari che tacitamente o meno la porteranno ad allattare o no. Entrare in quelle dinamiche non e’ sempre facile e alla fine quello che conta e’ il benessere e la serenita’ della mamma, perche’ da questi dipendera’ la crescita armoniosa del bambino stesso.

Mi spiace quando leggo o sento di allattamenti iniziati e finiti male, di chi avrebbe tanto voluto e poi ha dovuto rinunciare.

Una testimonianza positiva puo’ fare non molto da sola, ma da qualche parte puo’ gettare un seme e una speranza in piu’ per ogni nuova mamma!

Seppi dopo qualche tempo che quella “lezione” un po’ diversa lascio’ il suo segno, anche con apprezzamenti scritti alla Dott.ssa Pileri.

Ecco perche’ ho il piacere di lasciarvela…

Aver allattato al seno entrambi i miei figli, ed esclusivamente fino al compimento del loro sesto mese, e’ stato il fulcro centrale di tutto il mio rapporto instaurato con loro.

La citazione a cui si rifa anche il  Dalai Lama, racchiude in se’ tutta la bellezza e la naturalezza dell’accudimento e del latte materno.

Crescere i miei figli col mio latte per me e’ sempre stato questo, naturale.

Quando scoprii di essere in attesa del mio primo figlio, non avevo dubbi anzi non mi ero posta nemmeno la domanda, io avrei allattato. Ho avuto un esempio molto importante in famiglia di mia sorella con la mia nipotina. Nel tempo poterle osservare, ammirare quel momento di grande tenerezza e di scambio tra mamma e figlia, mi ha illuminato su qualcosa che fino ad allora non avevo mai avuto occasione di prendere in considerazione.

 

 

Cosa vuol dire allattare per una mamma? Vuol dire fare dono ai propri cuccioli di un nutrimento che non ha pari. Nell’allattare una mamma fa dono di se stessa. E’ la coccola per eccellenza. Il seno materno diventa cosi’ anche rifugio, protezione quando arriva uno sconforto o una frustrazione. Allattare diventa il nostro saluto prima di abbandonarsi tra le mie braccia e addormentarsi.

Allattare mi fa sentire parte attiva nella crescita dei miei figli e quando ti senti dire che stanno crescendo bene grazie al tuo latte, il petto si gonfia anche di orgoglio.

Le infinite proprieta’ del latte materno, la sua ricca e nutriente composizione, la sua disponibilita’ immediata per me sono state una fonte di rassicurazione e garanzia. E anche di “liberta'”, perche’ ho sempre allattato ovunque.

Poter allattare mi ha permesso di poter riposare, rimanendo sdraiata accanto ai miei figli e di sonnecchiare tranquilla, laddove anche quando una mamma dorme, e’  pur sempre vigile.

Allattare e’ dunque qualcosa di naturale, che racchiude moltissimi benifici per il bebe’ e la sua mamma, e se si vuole e’ anche piu’ semplice e immediato.

Ma per essere piu’ realistici e veritieri, bisogna dire che l’allattamento al seno inizialmente puo’ essere anche faticoso o comunque non seguire sentieri idiallici.

E’ in questo senso che diventa importante il sostegno che la mamma riceve prima e dopo il parto dai medici, dai diversi operatori sanitari, dalle ostetriche, dalle doule e mamme peer.

Io stessa, con il mio primo  figlio, ho provato molto dolore nelle prime settimane. Durante la suzione, forse anche a causa di un attacco al seno non propriamente a “regola d’arte”, sentivo molto bruciore. A volte ho  anche pianto. Ma la derminazione era piu’ forte di tutto il resto, mi sono fatta aiutare e alla fine il dolore si e’ attenuato, poi scomparso, lasciandomi la capacita’ di allattare col sorriso.

Allattare il proprio bambino puo’ essere anche molto faticoso per le richieste ingenti del neonato. Allattare a richiesta vuol dire proprio essere disponibile ogni qual volta il bambino sente la necessita’ di poppare il suo latte, nei suoi primissimi mesi di vita. A volte passa anche molto poco tra una poppata e l’altra. Finche’ poi tutto si equilibra e normalizza con cadenze piu’ scandite.

Ho allattato anche durante la seconda gravidanza finche’ per me e Riccardo giunse il momento del nostro “distacco”, senza traumi ne’ lacrime. La mamma e il proprio bimbo hanno un tempo tutto loro, in cui nessuno deve arrogarsi mai il diritto di intervenire.

Allattare mia figlia mi permise di poterla idratare, quando a 18 mesi fu  ricoverata per un’infezione urinaria degenerata in pielonefrite. Non servivano le flebo di fisiologica ne’ altro per nutrirla, perche’ c’ero io!

Quando allatti non si puo’ parlare di  una strada che e’ sempre in discesa, so di  essere stata a volte stanca, molto stanca. Ma allo stesso tempo ho sempre pensato che quella sarebbe stata una straordinaria occasione di vita per me e i miei bambini, e non ho mai voluto perderla. Fino al momento di “congedarci”, e passare a una nuova fase di vita!

Tutto scorre e anche molto velocemente, sono ormai ricordi ma se potessi tornare indietro, sempre e a ogni modo sceglierei di allattare al seno!

 

 

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